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Silat
Il Silat è l’Arte Marziale dell’Indonesia e può essere paragonato al Kung Fu cinese per la sua completezza e suddivisione in stili. Generalmente ci si riferisce all’arte marziale indonesiana e malese con Pentjak-Silat. “Pentjak”, spesso riferito alla parte artistica dell’arte, significa “movimenti del corpo” ovvero la pratica degli stessi. “Silat” è l’applicazione nella difesa di questi movimenti, in altre parole il “combattimento”.
Quindi Pentjak-Silat (o Penchak-Silat) può essere tradotto come “l’arte del combattimento”. Questa è la terminologia ufficiale indonesiana, ma non viene adottata da tutti. Nell’isola di Sumatra per esempio è piuttosto popolare “Silek”, mentre in Malesia a volte si usa “Bersilat”, cioè “fare Silat”, e spesso semplicemente “Silat”. Nella comunità Indo, cioè indo-olandese, il termine Pukulan (pukul significa colpire) è invece quello più impiegato.
Nel Sud-est asiatico il Pentjak-Silat fa parte della cultura tradizionale così come la danza, la musica e il teatro delle ombre. Infatti, spesso il Silat viene presentato in forma di danza affascinando i suoi spettatori, tuttavia i suoi movimenti armoniosi celano un micidiale sistema di difesa personale, senza salti acrobatici e calci spettacolari ma pericolose tecniche di percussione, disarticolazione e atterramento, sia in piedi che da terra. Come già detto, il Silat si suddivide in numerosi stili e scuole in base all’origine geografica o all’imitazione delle movenze di alcuni animali, per esempio abbiamo l’Harimao: lo stile della tigre.
Pukulan Serak
“Pukulan” è il termine maggiormente impiegato dalla comunità indo-olandese per indicare l’arte del combattimento. Dato che “Pukul” significa “colpire”, il suffisso Pukulan anticipa le parole Pentjak-Silat quando lo stile in questione privilegia la strategia dei colpi. Il Serak è uno stile di Silat particolarmente sofisticato. Molti sistemi sono costruiti sulla potenza o la velocità. Il Serak è tutto finezza, utilizzo dei principi naturali della fisica e conoscenza dell’anatomia. Le tecniche d’intrappolamento con le mani sono raffinate quanto quelle del Wing Chun, il lavoro di spostamento e l’angolazione del corpo supera abbondantemente la maggior parte degli stili.
Il Serak è un sistema di combattimento feroce ed estremamente aggressivo, che privilegia la corta distanza e utilizza numerosi intrappolamenti con gli arti e manovre di sbilanciamento. Le tecniche sono molto veloci e sciolte e tra i colpi con gli arti superiori spicca la varietà delle gomitate, a fianco di pugni e percussioni con la mano aperta. Ogni singolo attacco comprende almeno tre colpi in rapida sequenza, la cui potenza viene coadiuvata dall’abbassamento della posizione, che consente di sfruttare la forza peso e la forza di gravità.
Altra energia deriva da un movimento frustato in cui la spalla si muove in avanti insieme al braccio come una sorta di molla e la sua contrazione si verifica solo nel breve momento dell’impatto. La posizione più comune e versatile del Pukulan Serak mantiene le ginocchia ben flesse e il peso corporeo distribuito egualmente tra i piedi. Ciò consente l’utile adattabilità degli spostamenti, i quali sia nelle forme che nel combattimento reale sono svelti e leggeri, lungo linee diritte o diagonali la cui angolazione varia a seconda della necessità. Non appena si riesce a entrare nella guardia dell’avversario, gli si intrappolano le gambe colpendo le sue braccia con doppie parate che sono al contempo colpi miranti a indebolirne le armi.
Di solito l’arto dell’avversario che attacca viene colpito con pugni, gomitate o anche calci molto dolorosi (il gomito colpisce sempre con l’olecrano, considerato il punto più duro). Infatti, questo approccio combattivo generalmente termina l’azione con l’avversario al suolo, dove ancora lo si manipola con le ginocchia (parimenti si vuol dire che gli si cammina sul corpo con le ginocchia). L’esempio migliore è costituito da una delle strategie principali del Serak, che consiste nella capacità di individuare e incontrare le linee d’attacco seguite dagli arti dell’avversario.
II bagaglio tecnico del Pukulan Serak prevede ventuno forme (djurus), più quattro sequenze di spostamenti, modi di muoversi (langkah). Tra esse, a un livello avanzato di apprendimento, compaiono anche forme da eseguire con morbidezza, per sviluppare capacità sottili come la cosiddetta energia interiore.